Cosa mangiare in Umbria
Cosa mangiare in Umbria?
La cucina dell’Umbria è fortemente influenzata dai prodotti della sua terra, un insieme di campi misti che si alternano a boschi. Gli Umbri sono persone semplici con una tradizione gastonomico-culturale ben radicata nella propria storia. I piatti tipici dell’Umbria sono di origine contadina, piatti poveri a base di prodotti di stagione, cacciagione e carne di animali da cortile, in precedenza allevati dai nuclei familiari.
Tartufi e legumi, i sapori più conosciuti della tavola umbra
Il Tartufo umbro è famoso in tutta Italia. Quello più rinomato si trova in Val Nerina ed è l’emblema della gastronomia regionale. Viene utilizzato per impreziosire e insaporire tutti i piatti, dagli antipasti, ai primi e secondi.
Un altro vanto di questa generosa terra sono le lenticchie. Le più famose sono le lenticchie di Castelluccio, piccolo borgo degli Appennini da cui traggono origine legumi dal sapore unico e inimitabile.
La Norcineria, i salumi più famosi d’Italia
La norcineria, una delle eccellenze dell’Umbria, indica l’insieme delle tecniche usate per preparare salumi e insaccati con carne di maiale. La salsiccia di Norcia in particolare è famosa per la preparazione della pasta alla norcina che viene cucinata in tre varianti, una con panna e salsiccia, un’altra con salsiccia e pecorino insaporiti da aglio e pepe ed una terza versione a base di tartufo nero, acciughe, olio e aglio mischiati con la salsiccia. Come tipologia di pasta vengono utilizzate le penne, gli Strangozzi, le tagliatelle o gli spaghetti.
L’antipasto alla norcina è invece generalmente composto da salumi come prosciutto, salame e capocollo accompagnati dal pecorino e dall’ottimo vino locale.
I Primi
Come avviene per altre regioni d’Italia, i primi piatti più rappresentativi dei piatti tipici dell’Umbria variano da territorio a territorio. Molto famosi nella zona di Spoleto sono gli Strangozzi alla gricia o al tartufo, preparati mischiando al tartufo acciughe tritate è un filo d’olio d’oliva umbro.
Molto famose sono anche le tagliatelle caserecce di Terni anche dette Ciriole che assomigliano ai Pici toscani, fatte solo con acqua e farina. La ricetta tradizionale prevede che vengano condite con soffritto di olio, aglio e peperoncino. Ma sono molto diffuse anche le varianti con ragù a base di carne trita e pomodoro fresco o quelle con funghi e tartufo o con salsiccia sbriciolata e panna.
I Secondi
Nonostante l’Umbria sia una regione ricca di acque dolci, famosa in tal senso è la zona del Trasimeno, i secondi piatti della tradizione regionale sono quasi esclusivamente a base di carne. Tra i più rappresentativi ci sono spiedi di beccacce alla norcina, la lepre carrellata e il piccione arrosto. Molto famosi anche i piatti a base di cinghiale, carne consumata in numerosissime declinazioni che vanno dai brasati passando per gli arrosti fino ad arrivare alle grigliate.
Una menzione speciale la merita la porchetta, oggi un vero e proprio piatto nazionale, che trova le sue origini proprio nelle campagne umbre. Uno dei primi a parlare di questo piatto è stato addirittura San Francesco d’Assisi. La preparazione della porchetta prevede che un intero porcellino venga arrostito a fuoco lento dopo essere stato riempito di interiora, finocchio ed erbe aromatiche. Una volta cotta la porchetta per poter essere consumata viene tagliata a fette.
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I Dolci
I dolci sono presenti in forze tra i piatti tipici dell’Umbria. Molte delle ricette sono legate ai prodotti di stagione o a festività religiose.
Tipici del periodo autunnale sono il Bustrengolo, di colore giallo dorato a base di uva passa, noci, mele e pinoli. Viene quindi aromatizzato con il limone e servito accompagnato da biscotti secchi a base di mosto. Sempre a base di noci e uva passa è la Rocciata, il dolce tipico di Assisi, preparato anche con noci, uva passa, fichi secchi, miele, cannella e prugne. Molto famosa anche il pan pepato, dolce tradizionale delle festività natalizie, fatto con cioccolato fuso, frutta secca, mandorle, noci, nocciole, pinoli, mele e canditi. Una menzione particolare la meritano la Cicerchiata, la Crescia sfogliata e la Ciaramicola.
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