Itinerario di due giorni nel Cilento patrimonio dell’umanità Unesco

Il Cilento, in Campania, è un itinerario perfetto per un lungo weekend. È una terra bellissima racchiusa tra il la Basilicata e il Tirreno in provincia di Salerno, ricca di cultura natura e un’ottima cucina. È una terra dalla storia millenaria che regala al visitatore la possibilità di perdersi tra le sue bellezze artistiche o naturalistiche tra panorami mozzafiato, mare azzurro o templi millenari dell’antica Magna Grecia.

L’itinerario ideale parte dal nord del Cilento, esattamente da Paestum, si sposta verso sud nel parco nazionale del Cilento alla scoperta delle meravigliose grotte che si affacciano su questo incredibile mare, prosegue verso la Certosa di Padula, patrimonio Unesco, e si chiude alla scoperta della meravigliosa Salerno.

Paestum uno dei posti da vedere almeno una volta nella vita

Paestum è una delle più importanti aree della Magna Grecia. Nel sito, nominato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1998, è possibile visitare alcuni dei templi meglio conservati dell’architettura magnogreca edificati in ordine dorico, dedicati a Era, Nettuno e Atena.

Il tempio di Era, anche detto la Basilica, è posizionato nel santuario meridionale della città ed è praticamente parallelo al tempio di Nettuno. È l’unico tempio greco di epoca arcaica la cui peristasi, il colonnato porticato che circonda il naos, la parte centrale del tempio, è arrivata a noi in forma integrale.

Il tempio di Nettuno è il più grande di Paestum, l’antica Poseidonia dei romani. Situato leggermente più a nord rispetto alla Basilica, il tempio di Era, presenta una architettura interna suddivisa in tre navate da due file di colonne doriche. Anche questo tempio come il tempio di Era è arrivato a noi con un’architettura straordinariamente integra. La struttura, il cui stile appartiene al periodo cosiddetto severo dell’arte greca, nella sua imponenza esprime un’inaspettata grazia. E al tempio d Poseidone in particolare, riscoperto e studiato durante il Grand Tour, che si deve la nascita dell’ideale dell’architettura greca come modello capace di ispirare future progettazioni.

Il tempio di Atena, invece, e situato in posizione diametralmente opposta rispetto al santuario meridionale ossia l’area dove sorgono il tempio di Nettuno e la Basilica. Questo tempio fu realizzato su un rilievo artificiale del terreno, probabilmente nella posizione su cui sorgeva un precedente santuario. Caratteristica è la sua facciata caratterizzata da un frontone e un fregio di stile dorico. La struttura in sé è più semplice di quella degli altri templi.

Certosa di Padula – Esterni

Parco nazionale del Cilento un luogo meraviglioso in cui vivere esperienze indimenticabili

Il parco nazionale del Cilento occupa una superficie davvero molto vasta con i suoi oltre 181.000 ettari. È collocato nell’area che confina a nord con la piana del fiume Sele, a est con la Basilicata e a sud e ad ovest con il Mar Tirreno. Al suo interno sono presenti i siti archeologici di Paestum, Velia e della Certosa di Padula che dal 1998 è patrimonio dell’umanità dell’Unesco. All’interno di questo parco c’è una varietà unica paesaggistica e naturalistica e qui sono presenti alcune aree che offrono condizioni climatiche e suoli molto adatti alla viticoltura. Il nostro viaggio all’interno di questo meraviglioso parco ci porta alla scoperta di due grotte uniche dal punto divista naturalistico, quelle di Castelcivita e quelle di Pertosa Auletta.

Le grotte di Castelcivita sono situate lungo la vallata del fiume Calore. Sono note anche come grotte di Spartaco e si estendono per una lunghezza di 5 km ed una profondità massima che arriva fino a 52 metri. Il nome grotte di Spartaco deriva dalla leggenda che vuole che qui il gladiatore romano si fermò per riposarsi prima di guidare la rivolta degli schiavi. Le grotte offrono un’atmosfera surreale grazie al susseguirsi di cavità carsiche con pavimenti e soffitti pieni di stalattiti e stalagmiti dalle forme più diverse. È possibile scegliere tra due percorsi, uno aperto a tutti e un secondo chiamato Fuori sentiero che è più complicato e difficile, consigliato agli esploratori più esperti.

Le grotte di Pertosa Auletta sono invece ad una trentina di minuti di auto da Salerno. Si tratta di un sito speleologico spettacolare perché unico in Europa ad offrire la possibilità di navigare un fiume sotterraneo. Il percorso, in parte a piedi e in parte in barca, è lungo circa 1 km da percorrere con il suono di una cascata sotterranea a fare da inaspettata colonna sonora.

Certosa di Padula – Interni

La Certosa di Padula tra i più sontuosi complessi monumentali barocchi del Sud Italia

La Certosa di Padula e senz’altro uno dei posti più belli dell’intera provincia di Salerno. Si estende su una superficie di oltre 51.000 metri quadri disposti su tre chiostri, un giardino, un cortile e una chiesa. Questo la rende la più grande Certosa d’Italia e tra le maggiori d’Europa. Dal 1998 è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco insieme a Velia, Paestum, al Vallo di Diano e al parco nazionale del Cilento.

La nascita della Certosa di Padula risale al IX-X secolo per volere di Tommaso II Sanseverino. San Severino, conte di Marsico e signore del Vallo di Diano, dopo aver edificato il complesso, in un’area costituita da lotti di terra di sua proprietà, lo donò all’ordine religioso dei certosini. Il San Severino con quest’opera voleva ingraziarsi i reali angioini del Regno di Napoli. Il luogo in sé era strategico e cruciale perché poteva contare su grandi campi fertili subito intorno alla struttura in cui i monaci producevano principalmente vino, olio di oliva, frutta e ortaggi per il proprio sostentamento oltre che per la commercializzazione con l’esterno. La posizione in cui sorgeva la Certosa di Padula era anche strategica per il controllo delle vie che portavano alle regioni meridionali del Regno di Napoli.

Fu nella metà del 400, con la congiura dei Baroni e la conseguente caduta dei Sanseverino, che tutte le proprietà della famiglia passarono ai monaci certosini di Padula i quali, grazie alle numerose ricchezze che poterono accumulare, diedero vita tra il sedicesimo e il diciottesimo secolo al periodo di massimo splendore per il complesso di San Lorenzo, anche detto la Certosa di Padula. A partire infatti dal 1583 e fino alla seconda metà del 700 la Certosa fu pesantemente rimaneggiata fino ad assumere l’attuale stile barocco di impostazione tardo manierista. Il chiostro in particolare fu costruito a partire dal 1583 e si sviluppa su due livelli. In basso è presente il portico con le celle dei padri di clausura, mentre in alto c’è la galleria finestrata utilizzata per la loro unica passeggiata settimanale. All’interno dell’edificio c’è anche un’ala più prosaica, meno sacra, l’ampia cucina dei monaci certosini.

Oggi all’interno del complesso è presente anche il Museo Archeologico Provinciale della Lucania Occidentale. Qui è possibile vedere diversi cimeli, monili, vestiti, monete e tombe che raccontano la storia d’Italia.

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Marina di Ascea

Salerno tra mutamenti culturali e innovazioni

In questo itinerario di pochi giorni che ci ha portati a visitare alcune delle perle del Cilento, Salerno può essere il punto di appoggio per gli spostamenti proposti o un approdo cui giungere al termine dell’esplorazione di questa meravigliosa parte della sua provincia. Per lungo tempo si è pensato a Salerno come il punto di accesso alla Costiera Amalfitana. Oggi poi in molti la visitano per lo spettacolo delle luci di Natale.

In realtà la città di Salerno offre molto di più. È come se questa città fosse riuscita a creare una eccellente amalgama tra il suo importante passato e il visionario futuro in cui si è proiettata. Qui la tradizione si fonde ad un sempre più apprezzato divertimento notturno. I monumenti come il Castello di Arechi, il Complesso di San Pietro a Corte, il Duomo e lo splendido centro medievale si fondono perfettamente con le recenti trasformazioni urbane. Tra queste c’è senza dubbio il Lungomare Trieste, formato da tre viali alberati paralleli al centro storico che uniscono la parte antica della città con la spiaggia di Santa Teresa e che a Natale, durante la manifestazione Luci d’Artista, si trasforma in un moderno giardino incantato. Oltre al Duomo e a via dei Mercanti vale senz’altro una visita il Giardino della Minerva e la Scuola Medica Salernitana.

Il Cilento per gli amanti del mare

Il Cilento è famoso per le sue numerose bellissime spiagge. Si tratta di veri e propri paradisi naturali che vantano numerose e bellissime spiagge. Partendo da Salerno o da Paestum la prima località che si incontra è la spiaggia di Punta Licosa, famosa per la leggenda della Sirena Leucosia.

La leggenda di Leucosia è stata narrata per la prima volta dal poeta ellenistico Licofrone secondo cui le sirene agivano insieme ammaliando con il loro canto i marinai che navigavano le coste tirreniche. E quando Odisseo rifiutò di fermarsi al loro canto le costrinse al suicidio. Le sirene si gettarono in mare dall’alto di una rupe e le correnti condussero i loro corpi in luoghi diversi. Leucosia in particolare emerse nelle acque del Golfo di Poseidonia, anche detta Paestum. Qui è stato dato il nome di Leucosia ad un’isoletta al largo della città, Punta Licosa. Oggi a Castellabate, dove Leucosia si arenò, ogni anno si tengono i cosiddetti concerti sull’acqua, manifestazioni musicali dedicate alla sirena che si svolgono dinanzi all’isolotto di Licosa.

Continuando lungo la costa tirrenica si giunge a Palinuro, citata da Virgilio nella sua Eneide, nei cui dintorni ci sono le bellissime spiagge del Buondormire, dell’Arco Naturale, del Mingardo. Scendendo ancora lungo la costa si approda a Marina di Camerota, famosa per le sue acque cristalline e per la Baia degli Infreschi, una spettacolare area Marina protetta che deve il suo nome alle vene di acqua dolce freschissima che qui sgorgano in questo mare dalle acque cristalline ideali per lo snorkeling, racchiuse in una cornice di splendida sabbia bianca.

Per i più sportivi percorsi di trekking per tutti i gusti e la via Silente per i bikers

Per gli amanti della natura e dello sport il Cilento è una vera miniera d’oro. Qui è possibile dedicarsi a numerose attività all’aperto. Molto generosa e varia l’offerta in particolar modo di percorsi di trekking. Nel Cilento, infatti, è possibile immergersi in sentieri costieri, percorsi di montagna, passeggiate fluviali e all’interno di grotte oltre che fare passeggiate a cavallo. Ci sono sentieri religiosi, percorsi dedicati agli amanti dell’archeologia e dell’arte. E le diverse esperienze presentano diversi gradi di difficoltà con itinerari da poter fare con tutta la famiglia e altri che sono dedicati ai più esperti.

Tra le varie attività offerte da questa generosa terra ci sono anche il climbing o itinerari per gli amanti del ciclo turismo. Uno dei percorsi più famosi per gli amanti delle due ruote è la famosissima via Silente. Si tratta di un percorso ad anello che partendo da Paestum, passando per Marina di Camerota, porta poi l’escursionista all’interno del meraviglioso parco del Cilento grazie ad un itinerario di circa 600 km suddivisibili in 15 tappe. Per sapere di più consigliamo di consultare il sito dedicato: https://laviasilente.it/content/

Velia Porta Rosa

Per chi ha più tempo

Il Cilento è una terra di inesauribili sorprese e posti da scoprire. Per chi ha più di due giorni a disposizione per poter girare questi luoghi il consiglio è di visitare i borghi di Trentinara, Castellabate, Acciaroli e Velia (o Elea).

Trentinara posto leggermente nell’entroterra cilentano, si sviluppa su un costone roccioso che svetta sulla sottostante piana del Sele. Questo paese era strategico già ai tempi degli antichi romani. Qui i soldati dell’antica Roma soggiornavano a protezione di un antico acquedotto situato sul Monte Vesole e sempre da qui controllavano l’intera costa pestana semplicemente affacciandosi dalla piazzetta panoramica posta al centro del paese. La terrazza del Cilento, come denominata questa piazza panoramica, offre un panorama a perdita d’occhio che spazia su tutta la piana del Sele, domina gli scavi archeologici di Paestum, offre una vista unica sul Golfo di Salerno, sulla baia di Agropoli, sulla Costiera Amalfitana fino all’isola di Capri.

Proseguendo verso la costa si raggiunge Castellabate, paesino diventato famoso per i film campione di incassi Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord con Claudio Bisio e Alessandro Siani. Castellabbate è uno dei borghi più belli d’Italia protetto dall’Unesco e rinomato per le sue spiagge. Il borgo medievale è un vero e proprio gioiello posto su un promontorio che si eleva per 300 metri sul livello del mare circostante, caratterizzato da vicoli, scale, piazze medievali di un’eleganza senza pari. Le attrazioni principali sono il Castello dell’Abate e il santuario dedicato a Santa Maria a Mare.

Proseguendo lungo la costa si arriva ad Acciaroli, un delizioso borgo dall’atmosfera incantata. Questo antico borgo di pescatori è stato una dogana fino al diciannovesimo secolo. È qui che Ernest Hemingway ha trascorso una vacanza nel 1951 sembra innamorandosi di questo luogo che offre viste meravigliose al suo visitatore. Una volta nel paese è da vedere la Chiesa dell’Annunziata risalente al XII secolo.

Ultima tappa consigliata è a Elea anche dette in epoca romana Velia. Si tratta di un altro importantissimo sito archeologico del Cilento con pregevoli scavi archeologici. Dell’antica città oggi sono visibili l’area portuale detta Porta Marina, Porta Rosa, le Terme Ellenistiche, le Terme Tomane, l’Agorà, l’Acropoli, il Quartiere Meridionale e il Quartiere Arcaico. Molto belli sono i resti della splendida Villa Termale con i suoi preziosi mosaici.