Taranto la città dei due mari
Taranto la città dei due mari è una splendida città della regione Puglia che si affaccia sul Mar Ionio e da il nome all’omonimo Golfo. In questa pagina sono concentrati alcuni brevi cenni storici sulla città.
Le origini, da Taras a Taranto
Le origini della città di Taranto si perdono nella notte dei tempi. La sua fondazione si fa risalire agli spartani intorno all’ottavo secolo A. C. quando diedero origine alla loro unica colonia nell’Italia meridionale fondando Taras.
Dalla sua fondazione in avanti Taranto fu protagonista della storia grazie alla sua posizione strategica, al suo porto e alla sua spettacolare bellezza. I numerosi reperti archeologici ritrovati nella città confermano che il sito è stato oggetto di numerosi insediamenti a partire all’età’ del bronzo e del ferro.
L’egemonia di Taranto nel mediterraneo
La sua egemonia viene attribuita soprattutto alla potenza navale sviluppata dalla città e alla cultura della Magna Grecia della quale Taranto fu capitale. I tarantini hanno duramente e aspramente lottato per la conquista dell’egemonia della Magna Grecia. Ma nonostante questo, la storia ci parla di periodi di estrema ricchezza e tranquillità vissuti dalla colonia magno greca di Taras oltre che dei lunghi periodi di lotta che hanno interessato l’insediamento spartano.
Il periodo più florido Taranto lo conobbe sotto il governo del re Archita. Subito dopo questo regno la città fu invasa da diverse popolazioni tra cui i Lucani, i Sanniti e i Bruzi, i cui regni confinavano con quello di Taras, che cercarono in tutti i modi di limitarne l’espansione.
L’avvento dei Romani ed il declino di Taranto
Ma fu l’avvento dei Romani a limitare definitivamente le mire espansionistiche di Taranto. I tarantini presi d’assedio dalla enorme forza e dalla sete di conquista di Roma cercarono in tutti i modi di ribellarsi stringendo anche alleanza con Pirro, re dell’Epiro, pur di non perdere la loro autonomia. Ma a lungo andare gli scontri con i Romani diventarono sempre più duri mettendo a dura prova la città ed i suoi abitanti fino a costringerli ad arrendersi al nuovo conquistatore.
Il periodo buio medievale
Con l’inizio del periodo romano prima prima e bizantino poi, Taranto si avviò verso un periodo di ampia decadenza. Il suo porto divenne via via sempre meno strategico e perse più il suo prestigio a favore del Porto di Brindisi. Fu invasa a più riprese dalle orde barbariche che la misero a ferro e fuoco dapprima con Belisario poi con Totila e ancora con Narsete. Anche i saraceni la invasero, nei secoli successivi, portando a segno forse il colpo più duro per la città radendo al suolo, nel 927, l’antico cuore della città greco-romana.
Con la conquista Normanna Taranto si preparò a diventare la capitale di uno dei più’ estesi domini feudali del Regno delle due Sicilie. Ma, anche questa volta, la città fu oggetto di grandi rivendicazioni da parte di due contendenti al titolo del principato a spese come sempre della popolazione e compromettendo il rilancio di Taranto.
Dagli Aragonesi, a Napoleone, alla storia attuale
Nel 1465 il Principato di Taranto entra a far parte del Regno Aragonese ma quando il Regno di Napoli perde la sua indipendenza anche Taranto seguendone le sorti, come il resto dell’Italia meridionale, cadendo sotto il dominio spagnolo. Solo sotto Napoleone le cose cominciarono a migliorare ma si trattò pur sempre di un periodo di breve durata. Con l’avvento dei Borboni Taranto fu nuovamente dimenticata e abbandonata.
Durante i conflitti bellici del ‘900 l’Arsenale di Taranto e i Cantieri Navali furono un centro focale dell’industria bellica e si occuparono della costruzione di navi e di armamenti.
Con il secondo dopoguerra e l’inaugurazione dell’Italsider, avvenuta nel 1965, Taranto conobbe diversi decenni di boom economico. Solo la crisi della siderurgia degli ultimi anni ha messo in ginocchio la città che ha registrato anche il triste primato di essere stato il primo comune italiano a dichiarare il dissesto delle proprie finanze.
Il rilancio di Taranto la città dei due mari grazie al settore turistico
Oggi Taranto punta per il suo rilancio principalmente sul settore turistico. La bellezza della costa tarantina attrae molti turisti che si riversano sul bellissimo litorale jonico nei famosi e bellissimi lidi tra cui ricordiamo Campomarino le cui spiagge sono anche dette le Maldive d’Italia.
Famosissimi sono anche gli Ori di Taranto, conservati presso il Museo Nazionale Archeologico di Taranto, una collezione unica di oggetti aurei ritrovati durante alcuni lavori in una necropoli affiorato appena sotto il manto stradale della città.
Questa è anche la città del Ponte Girevole che separa il Mar Piccolo dal Mar Grande, che danno alla città l’appellativo unico di “Taranto la città dei due mari”. La città vecchia, sita aldilà del Ponte Girevole e difesa alla sua estremità dal bellissimo Castello Aragonese oggi base della Marina Militare, è in fase di rilancio ed è il centro del commercio ittico il cui prodotto più tipico e famoso in tutta Italia è la “cozza pelosa”.
La mini guida turistica su Taranto continua nelle pagine dedicate in cui sono raccolte e selezionate per voi le principali informazioni:
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