Guida Turistica Matera la Cattedrale

La Cattedrale e la Civita di Matera sorgono nella zona più antica del nucleo della città, il rione in cui sono sorti i primi insediamenti. La Cattedrale è un bellissimo esempio di architettura romanico-pugliese. La struttura è stata edificata tra il 1230 ed il 1270. L’edificio è stato eretto sull’area dell’antico monastero benedettino di Sant’Eustachio protettore della città. Con la costruzione della Cattedrale si volle fare in modo che il nuovo tempio dominasse tutta la zona della Civita. Per innalzare le mura le maestranze dovettero erigere una base rocciosa di più di sei metri su cui elevare la struttura. All’esterno la Cattedrale non ha subito modifiche rispetto alla sua forma originaria. La bellissima facciata è dominata dal rosone a sedici raggi con sopra l’arcangelo Michele e con due figure maschili ai lati ed un’altra in basso che funge da Atlante. Il rosone è affiancato da 4 colonnine. Mentre dal frontone scendono altre 12 colonnine pensili simboleggianti rispettivamente i 4 evangelisti ed i 12 apostoli, sostenute da telamoni. Al centro della facciata vi è poi la porta maggiore chiusa da un arco a tutto sesto con la statua della Madonna della Bruna, la snta èprotettrice della città cui è intitolata la famosissima festa del 2 luglio, nella lunetta. Ai lati della porta vi sono le statue dei Santi Pietro e Paolo. Mentre alle estremità della facciata vi sono le sculture Seicentesche in altorilievo dei Santi Eustachio e Teopista. Nella facciata destra, quella che affaccia su piazza Duomo, ci sono due porte. La più caratteristica è la “Porta dei leoni” che presenta due leoni scolpiti nella pietra accovacciati mentre reggono le colonne. Nella lunetta sopra l’altra porta, detta “Porta di piazza”, è raffigurato Abramo, padre delle tre religioni monoteistiche tutte presenti in città all’epoca della costruzione. Sul lato posteriore sinistro vi è il campanile costruito con la Cattedrale e alto 52 metri. L’interno è a croce latina con tre navate, divise tra loro da arcate a tutto sesto sostenute da dieci colonne sormontate da capitelli in pietra. L’architettura interna ha subito notevoli trasformazioni con l’aggiunta di stucchi e decorazioni a partire dal 1627. Nel 1776 sono stati ricoperti con un velo d’oro i rivestimenti delle cornici e degli stucchi. La navata centrale è illuminata da 10 finestre (cinque per fianco) con il soffitto a capriate ricoperto nel 1719 con un pregevole controsoffitto ligneo. Qui nel diciannovesimo secolo sono state inserite le tre tele dipinte dal pittore calabrese Battista Santoro. Ma il dipinto che più di tutti merita attenzione è quello della Madonna della Bruna con il Bambino. Si tratta di un affresco di stile bizantino risalente all’anno 1270. L’opera è attribuita a Rinaldo da Taranto ed è posizionata sull’altare della prima campata della navata sinistra detto “della Bruna”. Il secondo altare della navata sinistra è dedicato a San Giovanni da Matera. Qui è conservato un sarcofago contenente alcune spoglie del Santo. In fondo alla navata c’è la cappella dove è situato il presepe in pietra dura realizzato dagli scultori Altobello Persio e Sannazzaro di Alessano tra il 1530 e il 1534. L’opera è tra quelle più importanti del Persio e richiama diversi elementi della città di Matera. nella cappella del presepe durante i lavori di rifacimento del pavimento è stato effettuato un importantissimo ritrovamento. Dagli scavi sono emerse due cappelle riccamente affrescate. Si ritiene che queste opere non siano che altro che una parte del cimitero del monastero benedettino di Sant’Eustachio. Nei dipinti venuti alla luce durante i lunghi lavori di restauro si ritiene vi siano raffigurati la Madonna della Bruna, patrona di Matera, San Nicola, i due Santi Medici Cosma e Damiano.

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