Sagra della Patata di Leonessa

Nel 1990 nasce la Sagra della Patata di Leonessa, un evento che si svolge per due giorni, ogni secondo sabato del mese di ottobre, per celebrare la patata locale, che si inserisce nella vasta scelta di sagre di prodotti tipici della regione Lazio.
Gli stand, solitamente posizionati partendo dalla piazza principale di Leonessa, vengono aperti la mattina presto del sabato.
Durante le due giornate si svolgono numerosi spettacoli folcloristici: musica dal vivo, esposizioni artigianali e, ovviamente, numerose degustazioni di prodotti tipici locali.
I due giorni di manifestazione si chiudono con il premio alla “Patata più Grande”, con il “Ballo della Pupazza” e gli immancabili fuochi d’artificio in onore della Madonna di San Matteo.

La Sagra della Patata di Leonessa, un prodotto di eccellenza

Sagra della Patata di Leonessa - Ballo della Pupazza
Sagra della Patata di Leonessa – Ballo della Pupazza

La Patata di Leonessa, uno dei prodotti tipici più famosi del Lazio, è famosa e viene celebrata per i suoi elevati standard qualitativi, che vengono raggiunti grazie alle particolari caratteristiche del terreno in cui viene coltivata.
Tre le molteplici caratteristiche di pregio di questo tubero citiamo, ad esempio, la capacità di non assorbire acqua in eccesso durante la cottura.
Tra le ricette della tradizione locale in cui la Patata di Leonessa viene usata, citiamo gli gnocchi con sugo al tartufo nero o gli gnocchi con sugo di castrato. Ma il suo impiego è duttile. La troviamo utilizzata infatti nelle minestre, con pancetta e cipolla in padella, per le sempre ottime patate fritte, nelle insalate e per le ciambelle dolci. La Sagra della Patata di Leonessa offre ai visitatori la possibilità di assaggiare questo ottimo prodotto in tutte le declinazioni offerte dalla cucina locale.

La Sagra della Patata di Leonessa, il “Ballo della Pupazza”

Il “Ballo della pupazza” è un rito pagano propiziatorio di origini molto antiche, che ha come protagonista la Pupazza, che altro non è se non un fantoccio di cartapesta alto fino a quattro metri e totalmente ricoperto di fuochi d’artificio.
Al fantoccio vengono date le sembianze di una procace popolana che, in realtà, altri non è che una strega.
Dentro il fantoccio c’è una sorta di puparo che guida la Pupazza e la fa danzare al ritmo del ballo del “Salterello”. Alla fine del ballo vengono accesi dei falò: bruciare la Pupazza attraverso un fuoco purificatore significa, per gli abitanti di Leonessa, scacciare il male dalla cittadina.

Video ricetta degli gnocchi di patate

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