Matera, il Castello

Il Castello di Matera, più comunemente noto come Castello Tramontano, è un bell’edificio in pieno stile aragonese edificato con tre torri: un maschio centrale e due torri laterali rotonde, dotate di feritoie. I lavori di costruzione iniziarono nel 1501 per volere del Conte Giancarlo Tramontano. Terminarono con la sua uccisione avvenuta il 25 dicembre 1514 da parte dei materani.

Il Castello Tramontano

Il progetto originale prevedeva la costruzione di un’imponente struttura sul Colle Lapillo. Un’area verde oggi nel centro cittadino di Matera, che sovrastava i Sassi e svettava sul territorio materano. Lo stile riprende quello del Maschio Angioino. Prevedeva 5 torri ed un profondo fossato, anche questo visibile ed incompiuto. Con mura di cinta che arrivavano fino a piazza Vittorio Veneto, come visibile accedendo agli ipogei ivi locati da cui è possibile vedere la torre aragonese posta sotto il palazzo dell’Annunziata, riscoperta con il rinvenimento del Palombaro Lungo. Nei secoli successivi fu adibito a prigione per poi essere abbandonato. Oggi è stato oggetto di recupero ed è visitabile nelle giornate FAI.

La storia del Conte Tramontano

Il Castello Tramontano di Matera oggi
Il Castello Tramontano di Matera oggi

Nel 1497 il Conte Tramontano, grazie ad un’abile azione politica acquista Matera. Il Conte aveva puntato a mettere le mani su questo territorio di confine. Per farlo in breve tempo aveva acquistato anche Ginosa ed il feudo rustico di Girifalco (quasi al confine di Matera). Per ripagare i copiosi debiti che aveva contratto con queste operazioni impose all’aristocrazia locale nuove gabelle e tasse che via via aumentarono considerevolmente. Ben presto il popolo materano, sotto una pressione fiscale troppo elevata, si dimostro intollerante verso questo potente. E si organizzarono in una congiura che ebbe luogo la sera del 29 dicembre 1514, al termine della messa del vespro. In quella che oggi viene chiamata via Riscatto, una via laterale del Duomo, il Conte fu ucciso. Le campane suonarono annunciando la morte del tiranno ed il popolo scese in strada a festeggiare.

L’uccisione del Conte Tramontano e lo stemma di Matera

A questo episodio è legato un altro evento molto importante della storia della città: il cambio dello stemma. Dopo la congiura infatti nello stemma venne inserito il motto “Bos lassus firmius figit pedem“ ossia “Il bue stanco segna più fermamente il passo”. Come a dire che anche un’animale mansueto come il bue, se messo in condizioni difficili, può finire per reagire e combattere per riconquistare la propria libertà e dignità.

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